Big Little Lies – Recensione 1×03 – Living the Dream

Se nei primi due episodi Big Little Lies si concentravano nelle lotte che le varie mamme portavano avanti tra di loro, con Living the Dream ci concentriamo sulle lotte personali di ognuna di loro, molto spesso lotte intime. La faida tra Madeline e Renata in questo caso viene usata solo come espediente per tirare fuori un aspetto nuovo di Renata, che mi è molto piaciuto vedere approfondito. Lei, donna in carriera e sempre pronta a risolvere i problemi che si presentano sulla sfera lavorativa, quando si tratta di sua figlia lascia emergere tutte le sue debolezze e le paranoie che colpiscono ogni mamma. Allora la vediamo ingoiare più volte il rospo nel tentativo di stipulare una tregua con Madeline per il bene di Amabella (e, per il bene di quella bambina, forse poteva darle un nome migliore ma vabbè) e proprio in relazione a questo fallimento vediamo emergere le sue insicurezze. Nonostante le “buone” della serie sono rappresentate dal trio di protagoniste Madeline-Celeste-Jane, è davvero importante avere il punto di vista anche della “villain” Renata, quasi a voler rendere sempre più sottile il confine che divide le due fazioni. Alla fine ciò che emerge è che sono tutte e quattro delle madri, che cercano di fare il meglio per i loro figli.

Madeline sembra vincere la “guerra delle mamme”, ma nella sfera domestica si ritrova a soffrire di una sconfitta dietro l’altra. Stavolta, proprio con sua figlia Abigail, che ritiene più saggio per lei trasferirsi con il padre per non sentire il peso delle pressioni involontarie che la sobbarca la madre. E a questo punto a Madeline non resta che sottostare alla decisione della figlia. Sono stata piacevolmente colpita dal breve ma significativo intervento di Ed, che in questo episodio mi è davvero sembrato la roccia alla quale Madeline può appoggiarsi quando i problemi della vita sembrano atterrarla.
Ogni settimana scaviamo un po’ di più sulle insicurezze e sulle vulnerabilità di Madeline e questo forte contrasto tra la sua forza e le sue incertezze, la rende molto umana. Proprio come Renata, anche lei è una donna fatta di netti contrasti e di paure. Il timore che avevo era quello di vederla relegata nel suo solito personaggio-cliché ed invece abbiamo a che fare con una donna matura, un’amica e una madre che da sempre il 100%.
In questo episodio vediamo il suo rapporto con Jane crescere e rafforzarsi, unito dalla tremenda confessione sul concepimento di Ziggy che Jane fa alla sua amica. È molto bello il rapporto di queste due donne e l’istinto di protezione che Madeline ha sviluppato verso di Jane: corre in suo soccorso ogni volta che ne ha bisogno, probabilmente perché rivede una giovane se stessa nella nuova arrivata.

Nonostante fosse facile supporre una storia simile per Jane, non ci troviamo di fronte al classico caso di stupro (quello che avviene per strada, per intenderci). Quella che subisce Jane è una violenza in piena regola, resa ancora più nauseante dal racconto alternato con le immagini flashback. E questa rivelazione apre delle nuove possibilità sull’arrivo di Jane nella non-tanto-tranquilla Monterey: è possibile che sia andata lì perché ha rintracciato il padre di suo figlio (e ciò giustificherebbe la pistola che tiene nascosta) ed è anche possibile che già conosciamo l’uomo. La descrizione che fa di lui, quella di uomo affascinante che cambia repentinamente in un uomo violento e poco consapevole della sua violenza (la descrizione di Jane nasconde anche una velata gentilezza da parte di lui, nel salutarla come se effettivamente non fosse successo nulla di male), sembra ricalcare alla perfezione il profilo di Perry, ma questa non può che essere una supposizione preliminare. Non so, effettivamente, se vorrei che accadesse una cosa del genere.


Perry, infatti, in questo episodio sembra compiere un passo in avanti verso la sua redenzione come uomo. Dopo un’ulteriore litigata violenta e dopo la promessa di migliorare, i due coniugi vanno finalmente in terapia e anche in questo caso la storia è progredita nella maniera più naturale e astuta possibile. Già perché iniziava a diventare un po’ ripetitivo vedere le interazioni tra Celeste e Perry solo in relazione al loro rapporto malsano ed è bello vedere un’evoluzione anche in questo senso.
In terapia, se da una parte abbiamo Celeste che cerca di mantenere una facciata e di, in un certo senso, proteggersi dalle sue verità coniugali, dall’altra Perry si apre completamente e piano piano si spoglia di tutte le sue vergogne. Si vede che lui sta compiendo un percorso di sincerità e che la sua voglia di redimersi è genuina. Di conseguenza, anche lei si apre e così vediamo i primi attimi di totale sincerità della coppia. Anche Celeste, che fino ad ora era sempre sembrata irraggiungibile ed difficile da capire, diventa esattamente “una come noi“, una nella quale rivedersi o, quanto meno, una che possiamo comprendere.

La vita di queste donne e le loro vicende sono molto più interessanti del misterioso omicidio che orbita intorno alle protagoniste e questo è davvero un immenso punto di forza. Le serie tv che hanno al centro della loro storia un omicidio tendono a far vertere ogni azione su quello, mentre in Big Little Lies questo non accade. L’omicidio diventa quasi un espediente per parlare di loro, di queste bellissime e complicatissime donne e dei loro problemi.

L’appuntamento è alla prossima settimana e colgo l’occasione per invitarvi a visitare le pagine di Reese Witherspoon Italia e Alexander Skarsgård Fans.

About Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

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